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“Esposti al libero ascolto” 

Esposti al libero ascolto (2019) di Fabio Monni
per coro, percussioni, oggetti ed elettronica
museo MAN Nuoro 2 marzo 2019, due esecuzioni alle 19.00 e alle 20.00

Esposti al libero ascolto è il primo concerto della stagione 2019 dell’Ente Musicale di Nuoro
Una commissione Ente Musicale di Nuoro


Scritto per gli spazi del museo | M A N | di Nuoro su testi di Tomas Tranströmer e Katarina Frostenson.
Complesso Vocale di Nuoro – Diretto da Franca Floris
Percussioni – Sara Piseddu, Simone Argiolas, Sebastiano Puddori
Idea e musica – Fabio Monni

Dato il numero limitato dei posti l’accesso sarà possibile sino a esaurimento dei biglietti. Potete confermare la vostra presenza mandando un messaggio alla mail: fabiomonni@gmail.com o entemusicalenuoro@gmail.com

Esposti al libero ascolto nasce all’interno di un percorso artistico nel quale il rapporto tra il suono e lo spazio sono parte integrante della composizione musicale. Lo spazio del concerto è qui inteso non nel senso tradizionale di cornice all’evento ma come una cassa di risonanza viva, da utilizzare a fini creativi. È un elemento dinamico e reagisce agli stimoli sonori che in esso vi accadono creando con questi un dialogo controllato e pianificato in fase di composizione; diviene uno strumento, al pari della voce e dell’elettronica.

Esposti al libero ascolto si situa in una via di mezzo tra la pura composizione musicale e l’installazione site specific. Indaga la relazione tra il luogo, la voce, i suoni percussivi e l’elettronica nei vari aspetti di risonanza, direzionalità e rapporto solo/tutti. Nel dettaglio, la spazializzazione del suono nelle sale entra in rapporto con la risposta acustica delle superfici riflettenti e con quella temporale del decadimento del suono, del riverbero.

Il palcoscenico tradizionale è sostituito da un intero edificio di quattro piani e quindici ambienti. Questo porta l’attenzione dell’ascoltatore a spostarsi sul suono in se, sui riverberi, sulle relazioni spazio/direzione di sorgenti sonore che stanno al di fuori del campo visivo, in un altrove. Un centro privilegiato di ascolto viene quindi a mancare e il pubblico e tacitamente chiamato a esplorare le situazioni acustiche del museo e a muoversi nei suoi spazi alla ricerca di risultati diversi.

La tradizione belga del concerto acusmatico nella quale le sorgenti sonore scompaiono gioca qui un ruolo importante. Il brano utilizza due poeti svedesi contemporanei, Tomas Tranströmer e Katarina Frostenson, la cui produzione mostra una spiccata sensibilità  per lo spazio e il suono in relazione con l’interiorità emotiva dell’uomo.

Il brano è stato commissionato dall’Ente Musicale di Nuoro per la stagione di concerti 2019.  Esposti al libero ascolto è scritto per il Complesso Vocale di Nuoro diretto da Franca Floris ed è pensato specificamente per il museo MAN.

Fabio Monni

Per diversi anni Fabio Monni ha sviluppato un interesse su come il suono interagisce con lo spazio, su come le caratteristiche acustiche di certi ambienti, non necessariamente pensati e costruiti per ospitare dei concerti, possano influenzare il lavoro del compositore e di come quest’ultimo possa includere queste caratteristiche all’interno del suo lavoro creativo in maniera organica.

Questo interesse ha dato vita a lavori di composizione sia strumentali che di pura elettronica e in più a una serie di installazioni sonore nelle quali la posizione delle sorgenti sonore, sia reale che percepita dall’ascoltatore, erano i protagonisti. Negli ultimi quattro anni Fabio ha lavorato con sceneggiatori, cantanti e attori in progetti di teatro sperimentale nei quali si è cercato di sviluppare delle situazioni in cui sia la logica musicale che quella drammatica fossero sullo stesso piano di importanza. In progetti come What’s that? (2015), Babette – a dinner scene(basato sul racconto di Karen Blixen, 2016) e Konvergens(2017) la composizione musicale cerca di essere allo stesso tempo indipendente e un personaggio all’interno del dramma. 

L’interesse per lo spazio come elemento drammatico e organico nella composizione ha portato Fabio nel 2018 a svolgere due residenze artistiche rispettivamente a Copenaghen (InterArtsCenter) e a Firenze (Tempo Reale) basate sulla tradizione del sound-walk e sull’utilizzo di materiale registrato al di fuori dello studio. I risultati sono confluiti nel progetto attualmente in corso chiamato Morphing the Soundscape che aspira a creare una serie di mappe sonore creative nelle quali le registrazioni originali sono usate in maniera sistematica per una serie di composizioni elettroniche legate al territorio. La residenza artistica a Tempo Reale ha portato alla commissione del brano Sospeso su una città di pietra II/aeseguito il 27 settembre scorso presso la Palazzina Strozzi da Francesco Giomi. 

Il 10 febbraio 2019 è stato eseguito a Lund il brano 415~442 per pianoforte, flauto barocco tenore, elettronica e cellulari (del pubblico partecipante) durante il festival Lund Contemporary 2019. Fabio ha completato i suoi studi accademici al conservatorio di Cagliari, dove si è diplomato in Pianoforte con Orio Buccellato e Organo con M. Teresa Nano, e all’Università di Lund (Svezia) dove nel 2013 si è diplomato in Composizione con Luca Francesconi. Fabio è attualmente organista nella chiesa di S:t Thomas av Aquino a Lund.

Grazie al Complesso Vocale di Nuoro, al museo MAN, al Liceo Musicale S.Satta di Nuoro, a Mousikè Nuoro per la collaborazione.

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