Antonietta Chironi nuoro ente musicale

Antonietta Chironi

Antonietta Chironi non è stata soltanto una grande cantante, che ha sicuramente raccolto meno di quello che meritava nella sua carriera artistica, ma anche, e soprattutto, una formidabile animatrice culturale ed insegnante, legata alla Sardegna ed alla sua città.

E’ stata fondatrice nel 1987 e primo presidente dell’Ente Musicale di Nuoro ed ispiratrice dell’apertura della Scuola Civica di Musica nuorese; li ha diretti ed animati instancabilmente sino alla sua scomparsa nel luglio del 1996.  Il Seminario e tutta l’attività dell’Ente Musicale di Nuoro del 2006, nel decimo anniversario della scomparsa, sono stati dedicati ad Antonietta, per ricordarla a chi ha avuto la fortuna di conoscerla ed apprezzarla in vita e per farla invece conoscere a tutti coloro, e sono tanti fra i giovani allievi dei Seminari e della ‘sua’ Scuola Civica che ora porta il suo nome e fra i frequentatori dei concerti organizzati dall’Ente Musicale, che non hanno avuto l’opportunità di incontrarla. Pubblichiamo qui integralmente un’intervista che Antonietta Chironi aveva rilasciato a Myriam Quaquero nel 1994, per la rivista ‘la Sardegna’. In questa chiacchierata ripercorre la sua vita i suoi progetti artistici, i programmi per la Scuola Civica e l’Ente Musicale, il suo rapporto con Nuoro e la Sardegna e forse è questo il modo migliore per ricordarla e sentirla ancora vicina.

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Di Antonietta Chironi si può difficilmente sostenere che sia una donna che passa inosservata: fisico alto ed elegante, sguardo penetrante, a cui sembra che nulla possa sfuggire, piglio deciso e risoluto. Cantante e coordinatrice didattica della Scuola Civica di Nuoro, Antonietta Chironi, accetta di rievocare i tempi non facilissimi in cui da Nuoro è ‘scesa’ a Cagliari per studiare canto a diciassette anni e mezzo.

D. Come è stato questo trasferimento da Nuoro a Cagliari per una ragazza così giovane?

R. E’ stato un passaggio molto traumatico perché Nuoro, alla fine degli anni Cinquanta, non era una vera e propria città, ma un grande paese. Io vivevo in un ambiente molto politicizzato, in quanto mio padre si era sempre occupato di politica, e l’approccio con i giovani del Conservatorio di Cagliari per me è stato difficile perché, salvo alcune isolate eccezioni, erano in generale piuttosto chiusi, non avevano interessi culturali e sociali, mentre io da questo punto di vista avevo frequentato un ambiente che mi aveva arricchito moltissimo.

D. Come mai è venuta a Cagliari?

La possibilità di studiare musica è stata legata alla scoperta che i preti hanno fatto della mia voce. Infatti, anche se ero figlia di una persona atea e comunista, e provenivo da una famiglia molto politicizzata, eavamo completamente liberi per quanto riguardava le scelte e le frequentazioni personali. Inoltre mio padre era un grande amante della musica, e perciò avevo potuto frequentare la Chiesa, il coro, senza problemi. Durante l’adolescenza si è scoperto che possedevo una buona voce e da lì è nata la scelta di venire a studiare a Cagliari. E’ stata un’occasione veramente fortunata perché economicamente non avrei potuto permettermi di studiare lontano da Nuoro, in quanto non appartenevo ad una famiglia ricca, anzi nemmeno benestante, perché ero la primogenita di sette figli di una famiglia che sosteneva grandi sacrifici. Tuttavia i miei genitori hanno capito che qulla poteva essere la mia strada, ciò che avrei voluto fare. Ho frequentato il Conservatorio di Cagliari, allora il direttore era il maestro Margola, un uomo di idee molto diverse dalle mie, che si è sempre comportato in modo molto corretto nei miei confronti e mi sono diplomata con Luisa Magenta, a 23 anni.

D. Dopo gli studi a Cagliari ha proseguito altrove?

R. In un primo tempo sono tornata a Nuoro e ho iniziato ad insegnare. La mia idea sarebbe stata quella di andare fuori, di continuare a studiare, ma non mi sembrava giusto continuare a pesare ulteriormente sul bilancio familiare. Comunque non mi adagiai, e partecipai, per esempio, alle ‘Vacanze Musicali’ a Venezia, dove mi scontrai con un ambiente musicale molto ottuso. Fu lì che conobbi Luigi Nono perché Marcello Panni, il direttore, disse a Nono che conosceva una ragazza sarda comunista e Nono volle conoscermi personalmente, stupito da quella che sembrava essere una mosca bianca (stiamo parlando del ’62). Non lo rividi poi per lungo tempo, ma quando lo rincontrai mi riconobbe. E’ stata una bella conoscenza, breve ma molto intensa. Tornata a Nuoro ho ripreso ad insegnare, ed ho deciso di partecipare a Spoleto al Concorso dei giovani cantanti, pensando che mi avrebbero sbattuto fuori, invece passai alle prime prove eliminatorie. Anche se non proseguii perché non mi ero preparata adeguatamente, fui molto incoraggiata da questa ammissione e decisi di continuare a studiare. Scelsi di frequentare il corso di composizione a Cagliari, e quando venni per fare l’esame d’idoneità, mi offrirono di cantare e mi fermai. Lavorai per tutta la stagione con l’Ente Lirico e fu in questa circostanza che conobbi la cantante Patricia Brown, con cui studiai approfonditamente, e per me fu l’occasione per capire a fondo una serie di questioni relative alla voce, raggiungendo una qualità che non potevo sognarmi prima. Terminata questa esperienza, dopo molti anni di insegnamento nelle scuole medie, frequentai un corso abilitante a Sassari. Forse perché avevo sempre letto molto e non avevo mai smesso di interessarmi alla musica ed alla cultura, attirai l’attenzione del maestro Guarino, allora direttore del Conservatorio di Sassari, che mi chiese di insegnare solfeggio. Io sinceramente non mi sentivo all’altezza, e abbiamo convenuto che mi sarei preparata meglio. Ho approfondito i miei studi, ho approntato un lavoro sul dettato musicale tramite la musica popolare, l’anno successivo ho fatto la domanda e mi hanno giudicata idonea all’insegnamento in Conservatorio, dove sono entrata di ruolo intorno al ‘74. A Sassari il maestro Guarino mi ha chiamato spesso a cantare, prevalentemente musica da camera. Tra l’altro, durante il periodo scolastico trascorso a Cagliari, avevo studiato il russo e quindi ero molto avvantaggiata nellle esecuzioni di autori russi. Poi ho iniziato a studiare canto nell’Istituto Musicale di Alghero, dove mi sono fatta veramente le ossa, è stato il mio apprendistato come insegnante di canto.

D. Ha avuto un’esperienza molto ampia anche nel settore del canto popolare.

R. Il canto popolare è una delle cose che mi appartiene non per la mia origine nuorese, ma come patrimonio culturale della mia famiglia, in particolare di mia madre. A Sassari ho conosciuto l’etnomusicologo Pietro Sassu, che stava compiendo delle ricerche sul canto sardo, e sono stata sollecitata ad approfondire questo interesse, spesso siamo andati in giro per paesi a rilevare i canti popolari. Intorno alla metà degli anni Settanta ho iniziato a cantare con un gruppo di Nuoro che è stato chiamato ad esibirsi all’Accademia Filarmonica di Roma, nell’ambito di una rassegna che si occupava di danze e canti della Sardegna, e la manifestazione fu recensita dai critici musicali delle maggiore testate perché era un avvenimento di grande importanza. Poi ho proseguito accompagnando questo gruppo in giro per l’Europa, siamo stati in Germania, Gran Bretagna, Francia, e ho partecipato, qui in Italia, anche a molte feste dell’Unità. In seguito ho scelto di abbandonare questo genere di cose perché è diventato un contesto degradante, ti fanno cantare due canzoni e poi ti interrompono per lasciare il posto ad altre cose. Secondo me nel settore della musica popolare sarda è necessario mettersi seriamente  a fare ordine, perché da un lato c’è chi fa elaborazione del canto sardo, come Elena Ledda, davanti alla quale c’è da togliersi il cappello perché canta molto bene, e chi invece propone delle cose vergognose.

D. Se dovesse dare un suggerimento ad una ragazza di 17 anni che si sposta da Nuoro per studiare canto, che cosa le consiglierebbe?

R. Prima di tutto di crescere intellettualmente. La gente secondo me non ha ancora capito, come rilevo anche dai corsi che si tengono qui a Nuoro, che lo studio del canto è qualcosa di molto complesso e difficile, che è necessario, pur credendoci, crearsi delle alternative. Bisogna crescere intellettualmente e studiare a fondo la musica, non ci si deve abbandonare al dilettantismo, non si possono impararare le romanza dai dischi. Peraltro anche lo stuido del canto così come è concepito nei corsi del Conservatorio è insufficiente, il cantante dovrebbe iniziare il proprio apprendistato quando ormai ha delle basi musicali molto solide e già conosce il solfeggio e la storia del canto. Invece poi capita che il cantante conosce solo l’opera verdiana e pucciniana e ignora Mozart che impone una disciplina ferrea, e non consente distrazioni o varianti.

D. Quando è nata la Scuola Civica di Musica a Nuoro?

R. La Scuola Civica è nata dodici anni fa per iniziativa mia, per quanto riguarda gli aspetti puramente tecnici, ma c’è voluto l’intervento determinante di Mario Zidda Demuro, allora Assessore alla Cultura del Comune di Nuoro.

D. Lei si occupa della Direzione della Scuola Civica? Le richiede molto impegno?

R. Non è una vera propria direzione della Scuola Civica, è un coordinamento didattico, anche se con reali funzioni di direttore. E’ indubbiamente un impegno molto intenso, perché ci sono problemi costanti in una struttura che, come questa, non possiede un personale stabile di segreteria. Il mio sogno è che questa Scuola, frequentata da 120 ragazzi, diventi un vero e proprio centro di ricerca, ma purtroppo il problema è sempre quello dei soldi, ed è necessario arrabattarsi per riuscire ad ottenerli. Abbiamo dato vita anche all’Ente Musicale di Nuoro, che organizza ogni anno dei seminari di altissima qualità come quello di ‘Avviamento al Teatro Lirico’ con Renata Scotto, che ne è entusiata e ha pubblicamente dichiarato che quello di Nuoro è un seminario unico in Europa.

D. Lei ha molti interessi, ha mai provato il desiderio di trasferisrsi in un posto che non fosse Nuoro?

R. Io trovo che sia una questione abbastanza normale per una donna avere molti interessi, non lo trovo eccezionale, fa parte della mia vita. Qualche volta sono statta tentata di allontanarmi da Nuoro e dalla Sardegna? Per esempio ho avuto una proposta di fermarmi in un posto che mi ha colpito molto favorevolmente e dove vorrei ritornare, Cuba. Mi sarebbe davvero piaciuto lavorare in quel contesto, ma mi hanno fermato due cose: innanzitutto il clima; al quale non mi adatto bene, e poi il mio attaccamento a Nuoro. Ho girato moltissimo, a me piace girare, ma poi devo tornare ‘a cubile’ all’ovile. Il fatto stesso di essere riuscita a creare delle cose, delle strutture musicali a Nuoro è un elemento che mi attira molto e mi impedisce di pensare che sia inutile restare.

Myriam Quaquero

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Sèminaires Internationaux Nuoro Jazz 2017

Les séminaires Internationaux Nuoro Jazz ont vu le jour en 1989 ; depuis le début et jusqu’en 2013, ils ont été dirigés par Paolo Fresu. Très rapidement, ils se sont imposés comme une des réalités les plus prestigieuses et novatrices en matière d’enseignement du jazz en Italie et en Europe. 

Des milliers d’élèves ont déjà fréquenté les salles de cours de Nuoro et nombre d’entre eux ont fait carrière sur la scène internationale ; à titre d’exemple, il suffit de penser à Gavino Murgia, Giovanni Falzone, Simona Premazzi, Filomena Campus, ainsi qu’à tous ceux qui, comme Francesca Corrias, Marcella Carboni, Fulvio Sigurtà, Giovanni Agostino Frassetto, Salvatore Maltana ont, à leur tour, rejoint les rangs des enseignants du séminaire.

Le Nuoro Jazz, qui se tient entre la dernière semaine d’août et la première de septembre, est désormais un rendez-vous incontournable dans le paysage du jazz italien. Deux semaines durant, la bourgade de Nuoro, située au centre de la Sardaigne, se transforme en véritable « ville du jazz ». Roberto Cipelli, enseignant au Nuoro Jazz depuis la toute première édition, en est le directeur artistique depuis 2014.

Dans l’atmosphère accueillante et stimulante de la ville du Prix Nobel de littérature Grazia Deledda, les élèves auront l’embarras du choix : ce ne sont pas moins de douze cours instrumentaux et théoriques animés par quelques-uns des meilleurs musiciens de jazz italiens, de la musique d’ensemble, des masterclass internationales et sur le thème de la musique populaire, d’interminables jam-sessions, un grand festival international avec des concerts tous les soirs, conçus comme une partie essentielle et irremplaçable de la visée didactique des séminaires, qui sont proposés.

Au fil des ans, le Nuoro Jazz a vu défiler la fine fleur des musiciens jazz italiens et internationaux, parmi lesquels Paolo Fresu et son quintet, Kenny Barron, Enrico Rava, Stefano Bollani, Maria Pia De Vito, Bruno Tommaso, Franco D’Andrea, Roberto Gatto, Rita Marcotulli, Gianluca Petrella, Stefano Di Battista, Steve Lacy, Dave Holland, Dave Liebman, Uri Caine, Butch Morris, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Carla Bley, Steve Swallow, Airto Moreira, Sheila Jordan, Bobo Stensson, John Taylor, Joe Lovano et bien d’autres encore.

Les séminaires s’achèvent sur des concerts publics impliquant tous les enseignants et les élèves dans des situations musicales et logistiques toujours différentes. Un fil conducteur, chaque année différent, donne lieu à de véritables productions originales, multimédias et « multiculturelles », permettant au Nuoro Jazz de s’intégrer et de se frotter à la ville et aux localités voisines.

MODALITES D’INSCRIPTION ET DE DÉROULEMENT DES SEMINAIRES    

L’Ente Musicale di Nuoro organise la trentième édition du Seminario di Studio sulla musica Jazz (Séminaire d’études de musique jazz) qui se tiendra à Nuoro, dans les locaux de la Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” à la Via Mughina 87, du 20 août au 30 août 2018. Pour s’inscrire, il est obligatoire de remplir la fiche informative (pour la télécharger cliquer ici: en .pdf ou au format Word .doc), d’y joindre une photo (format passeport) et d’effectuer le versement correspondant au type du cours préalablement choisi:

  • Cours instrumentaux et théoriques, incluant la masterclass internationale et le cours “Parlare con il fonico” (« Parler avec le technicien du son ») : 300 euros (240 euros avant le 30 april 2019)
  • “Il Fonico nel Jazz” (« Le technicien du son dans le jazz ») avec Marti Jane Robertson (dates à définir) : 280 euros 

Le versement doit être effectué au moyen d’un virement bancaire auprès de la Banca Prossima (IBAN : IT72I0335901600100000067443), en indiquant dans le champ « Motif du paiement », la mention : « Iscrizione Seminario Nuoro Jazz 2019 » ou, comme alternative sur le compte postal (c/c postale) n° 10307080 enregistré au nom de : Ente Musicale di Nuoro Via Convento, 8 – 08100 Nuoro. Le formulaire dûment rempli, le reçu du paiement ainsi que les photos passeport devront être envoyés à : Ente Musicale di Nuoro – Via Convento, 8 – 08100 Nuoro ou à l’adresse email suivante :  nuorojazz@entemusicalenuoro.it jusqu’au 4 août 2019 dernier délai (les éventuelles inscriptions qui auront lieu après cette date seront prises en compte s’il reste des places libres).

Les frais incluent l’inscription et la participation aux cours ; la somme pourra être remboursée aux élèves en cas de désistement à la participation au séminaire qui devra être communiqué impérativement avant la date du 7 août 2019.

Le remboursement, duquel seront déduits les frais d’expédition, sera effectué par mandat postal ou virement bancaire dans les trois mois qui suivront la fin du séminaire. Pour tout autre complément d’information veuillez vous adresser à : Ente Musicale di Nuoro à l’adresse susmentionnée, en appelant le numéro 0784/36156 (fax 1782261958) ou par courrier à l’adresse  nuorojazz@entemusicalenuoro.it

Enseignants et Cours instrumentaux et théoriques: (I docenti e le materie d’insegnamento)

DEROULEMENT DES COURS               

La journée type des séminaires du Nuoro Jazz est composée de trois heures de cours avec instrument (divisés en deux niveaux de préparation), deux heures d’histoire de la musique jazz, trois heures de théorie (divisées en deux niveaux de préparation), deux heures trente de musique d’ensemble et une heure de répétitions ouvertes en groupe.
Le premier jour du séminaire, les élèves seront répartis en deux ou trois niveaux par les enseignants sur la base de leur niveau de préparation. Suivant le nombre d’inscrits, il est possible qu’un second enseignant d’instrument soit présent. Les élèves seront partagés entre les deux enseignants sur la base de leur niveau ; durant le séminaire, des leçons communes aux différents niveaux seront également organisées.

Les groupes de musique d’ensemble seront constitués le premier jour par les enseignants sur la base du niveau de préparation. Il est impossible de garantir que tous les élèves pourront intégrer un groupe de musique d’ensemble.

Les horaires types de la journée, qui seront encore officialisés le premier jour du séminaire, ressemblent à ceux ci-dessous :

de 9h00 à 10h00 :   HISTOIRE DE LA MUSIQUE (Enrico Merlin)

de 10h00 à 11h30 : INSTRUMENT 1er NIVEAU * (différents enseignants)

THEORIE 2ème NIVEAU (Roberto Cipelli)

de 11h30 à 13h00   INSTRUMENT 2ème NIVEAU (différents enseignants)

THEORIE 1er NIVEAU (Salvatore Spano – Roberto Cipelli)

de 15h00 à 16h00   REPETITIONS OUVERTES EN GROUPE (avec tous les enseignants et élèves des cours)

de 16h00 à 18h30   MUSIQUE D’ENSEMBLE

de 18h30 à 19h30   HISTOIRE DE LA MUSIQUE (Enrico Merlin)

La journée se poursuivra avec un concert dans le cadre du Festival Nuoro Jazz.

Pour terminer et faisant suite au concert, des jam-sessions se dérouleront dans un établissement public et donneront l’occasion aux élèves, enseignants et musiciens du groupe qui aura donné un concert dans le cadre du festival de faire montre de leur talent jusqu’à l’aube.

Le séminaire Nuoro Jazz prévoit également une masterclass international (l’horaire des cours s’en verra modifié) 

PRIX POUR LES PARTICIPANTS                                          

Sur la base du jugement irrévocable des enseignants et au terme des séminaires, quelques bourses d’études seront attribuées aux élèves les plus méritants ; elles seront remises le dernier jour de cours avant le concert final :

Bourse d’études pour le GROUPE DES MEILLEURS ELEVES

La formation ainsi constituée ouvrira le festival des concerts de l’année suivante. D’autres opportunités pour le groupe seront communiquées par la suite (en 2017 concert-démonstration lors du festival international Time in Jazz à Berchidda, et à l’enregistrement d’un CD original).

Bourse d’études PRIX MASSIMO URBANI

pour la participation en qualité de finaliste au prix international « Massimo Urbani » de Camerino et Urbisaglia.

Bourse d’études BILLY SECHI

pour la participation au séminaire « Siena Jazz » de l’année suivante dédié au joueur de batterie Billy Sechi.

Bourse d’études pour la REINSCRIPTION

Un élève de chaque classe sera récompensé avec une inscription gratuite au séminaire « Nuoro Jazz » de l’année suivante.

D’autres prix éventuels seront communiqués aux personnes inscrites durant les séminaires.